Dopo i percorsi didattici preparatori, varati dall’Associazione Sottosale in collaborazione con la Direzione dell’Istituto Pietro Domina di Petralia Sottana, gli studenti delle scuole di Petralia Soprana, Castellana, Polizzi ed Alimena venerdi 22 marzo scorso hanno potuto finalmente ammirare il Museo di Arte Contemporanea Sottosale, grazie alla preziosa disponibilità della Società Italkali.
Tra sculture di salgemma, archeologia industriale, cappella di S. Barbara e spiegazione geologica, i ragazzi hanno integrato la visita del geosito Unesco col percorso complementare e parallelo alla visita a Borgo Raffo, il borgo contadino situato dirimpetto la Miniera, a circa 1 km di distanza.
Una giornata interdisciplinare che ha abbracciato storia, arte, chimica, geologia, educazione civica e tradizioni popolari madonite.

post scuole 3Inaugurando il suggestivo sentiero che dal Museo conduce al Borgo, gli studenti, coordinati in loco da Daniela Li Puma e da tutto lo staff,  hanno potuto visitare la Mostra su Epifanio Li Puma, il sindacalista ucciso dalla mafia nel 1948 per le sue battaglie in favore dei contadini, l’esposizione dedicata al ballo della Cordella presso la sede dell’Associazione, il bar degli Anni 50 e la suggestiva chiesetta di San Giuseppe, tipico esempio di architettura religiosa di campagna, che custodisce al suo interno una preziosa esposizione di quadri antichi a tema religioso, raro esempio di tradizione della fede legata alla civiltà contadina.

Il sabato successivo, pienone di pullman provenienti da tutta la Sicilia per ammirare le sculture di Salgemma del Museo e quindi Borgo Raffo, che si è animata ancora una volta di tradizione, saperi e sapori, dirimpetto un monte Bovolito spettacolarmente verde e festosa sotto i deliziosi pergolati.

“Siamo felici del successo dell’iniziativa – ha affermato il presidente dell’Associazione SottoSale Carlo Li Puma – Il Museo è ormai un attrattore turistico certificato e come destinazione culturale, anche in chiave didattica si sta progressivamente affiancando a Borgo Raffo, già oggetto di un intervento ragionato di rigenerazione urbana che sta coinvolgendo gli abitanti della stessa Raffo. Vorremmo dimostrare che la cultura, l’arte, la natura e le tradizioni rappresentano il miglior antidoto contro il rischio di impoverimento del territorio, sia anagrafico che culturale”.